24 novembre 2014

Etichette brutte e buone

Si staccano solo quando volete voi, sia dal vetro che dai Tretrapack che dalla plastica dei contenitori e dei sacchetti messi in congelatore. Ma quando volete che si stacchino, basta sollevarne il broso con l'unghia e tirare e non lasciano il minimo residuo.
Sui Tetrapack le adopero per annotare la data di apertura. Usando diversi tipi di "latte", mi capitava spesso di non ricordare da quanto fosse aperto l'uno o l'altro. Quanto alle mille farine, ero convinta di riconoscerle e mi sono, ovviamente e tristemente, dovuta ricredere. Inoltre, cucinando in due, era più che mai necessario poter andare a colpo sicuro. Risolto. Con un rotolo di nastro da carrozziere, per intenderci  quello che si strappa con le dita e si usa per proteggere gli infissi quando si dà il bianco.   Per i barattoli che non  rimangono in bella vista, trovo sia una gran soluzione. Ci scrivo anche i tempi di cottura e la  giusta quantità d'acqua dei  (molti) diversi cereali e legumi comprati sfusi. 
L'idea non è mia, l'ho vista e subito adottata da Naturally Ella, un gran blog, anzi grandissimo.
Thanks Erin.
Kat  

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1Commenti:

Blogger marinella ha detto:

anch'io uso questo sistema
baciotti, il bimbo si è sposato
;)

24/11/14, 13:56  

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