08 febbraio 2014

Amore per sempre

Che, mi si perdoni, anche se il periodo si presterebbe, non è un dolcetto sfizioso per San Valentino ma una torta di mele, che appena ha raggiunto le mie papille si è insediata anche nel mio cuore. Perché, malgrado ingredienti rigorosamente vegani, assomiglia alle torte di mele delle nonna, quelle che più casalinghe non si può, semplici semplici, buone buone.

 Per 6- 8 porzioni (in questo caso una teglia da 22x22) ho usato:
- 210 g di farina di farro semintegrale
- 120 g di zucchero scuro (Dulcita del commercio equosolidale)
- un pizzicone di sale
- 1 cucchiaino raso di bicarbonato (non aumentate la dose, è inutile e darebbe un cattivo sapore)  
- 240 ml di latte di soja
- un cucchiaio di aceto di mele (o altrettanto succo di limone)
- 60 ml d'olio e.v.o., se piace sennò di riso (o altro olio di semi dal sapore neutro)
- 2 cucchiai di "burro" di mandorle*
- un cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
- 5-6 gocce di essenza di mandorle amare o, versione estiva, buccia di limone non trattato e zenzero fresco, grattugiati
- una grossa mela

* se non lo trovate o il prezzo vi sembra proibitivo ( in Italia lo è) mettete altri 20 ml d'olio.

 
Dopo aver acceso il forno regolandolo su 180°, il primo passo consiste nel versare l'aceto di mele  o il limone  nel latte di soja e dargli qualche minuto per rapprendersi. Intendiamoci, rimarrà liquido, la consistenza diventa solo un po' più cremosa.
Se preferite non frequentare la soja ma andate d'accordo con lo yogurt di latte vaccino, penso si possa sostituire questo latte cagliato con altrettanto yogurt molto liquido o allungato con un terzo d'acqua. 
Intanto si mescolano, anzi meglio, si setacciano insieme in una terrina la farina, il sale e il bicarbonato. Quindi si aggiunge lo zucchero e si da ancora una bella rimescolata.
Ora si aggiungono gli ingredienti liquidi (latte cagliato, olio, burro di mandorle e aromi) e si mescola il tutto. Quando è ben amalgamato, resta solo da sbucciare la mela, tagliarla a dadini e infilarli nell'impasto.  Lo si versa nella tortiera, magari foderata di carta forno e si cuoce a 180° per 35-40 minuti.  Una volta fatta la classica prova stecchino, si sforna, si lascia riposare qualche minuto nella teglia quindi si trasferisce su una griglia a raffreddarsi. 

Per San Valentino (ma ogni occasione è buona per sfornare dolci e sbocconcellarli con la persona del cuore) immagino che faremo una variante golosa della Nuvola al cacao. Ho aggiornato la ricetta e devo dire che le varianti meritano.
Ciomp !
Kat

P.S.: se volete sperimentare sul fronte vegano, la proporzione 200 g di farina, 80 g di grassi e 200 ml di liquidi è una base di partenza abbastanza affidabile. 

Etichette: ,

1Commenti:

Blogger francesca ha detto:

Ciomp...direi che e' davvero invitante....da sbocconcellare accompagnado un bel te`......
saluti
francesca

09/02/14, 16:21  

Posta un commento

<< Home