02 aprile 2008

Una gobbetta perfetta


A quanto pare in questi giorni sulla blogosfera spira un venticello che profuma di Madeleines ...
Qualcuno, le maddalene le ha appena scoperte (e magari ha voglia di sperimentare altri impasti). A qualcun'altro potranno sembrare asciutte. E' che andrebbero proprio puciate, come suggerisce la pagina di letteratura francese forse più celebre al mondo.
Sono arrivata alle deliziose Madeleines di Ester grazie a Clea. E ho realizzato il mio sogno, sfornare madeleines con la gobbetta.
Come spiega Ester, il trucco sta nel versare all' ultimo momento la pasta fredda di frigo e riposata almeno 2 ore -ma anche tutta la notte- nelle formine e infornare a 220-230°. E' proprio lo choc termico a produrre la caratteristica bolla. Una volta uscita la gobbetta, si può portare a termine la cottura a 180°, anzi, con questo impasto che contiene miele la difficoltà sta nel non fare abbronzare troppo i bordi delle madeleines.
Ester ricorda come questi dolcetti inventati da suore spagnole devono la loro forma alle conchiglie delle cappesante - o conchiglie di San Giacomo (di Compostella) - nelle quali venivano cotti.

Per 18-20 Madeleines al Miele e Fior d'Arancio:
2 uova grandi
120 g di farina
100 g di burro (magari salato, anzi demi-sel, la star della pasticceria bretone insomma)
70 g di miele
30 g di zucchero
1 cucchiano di lievito chimico
1 cucchiaio d'acqua di Fior d'Arancio
1 pizzico di cannella
1 pizzico di sale

Con uova di taglia standard bastano 100 g di farina. Quanto al miele, se non vi piace, sostituite pure con il medesimo peso di zucchero, quindi 100 g in tutto.Vabbè, se non vi piace neppure il fior d'arancio...ci sta benone la buccia di limone. Con burro salato e miele sono davvero interessanti, provare per credere!

Fate fondere il burro con il miele e lasciate intiepidire.
Setacciate la farina col lievito.
Rompete le uova e sbattetele rapidamente con una forchetta insieme a sale e cannella. Versate lo zucchero nelle uova e mescolare piano. Aggiungete la metà della miscela burro/miele quindi la farina. Completate con il rimanenete burro/miele e l'acqua di fior d'arancio. Lasciate riposare l'impasto almeno 2 ore in frigo.
Pre-riscaldate il forno a 230°. Riempite (poco) le formine tenendo conto che in cottura l'impasto si gonfierà parecchio. Nelle forme piccole ne basta un cucchiaino, un cucchiaio raso per quelle grandi. Le forme di metallo, ben imburrate, vanno anche tassativamente infarinate.
Forno caldo caldo per circa 8 minuti poi altri 5 a 180. Questi tempi si riferiscono al formato grande.
Far quindi raffreddare su una griglia e accompagnare con una tazza di thé ma anche di tiglio o, come suggerito da Ester, una coppa di Champagne.
Merci, Ester!


Ester firma anche alcuni dei più golosi e simpatici volumi che le edizioni francesi economiche Librio dedicano alla cucina. Questi sono quelli che ho anch'io ...
Kat

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11Commenti:

Blogger Gata da Plar - Mony ha detto:

Vedete?... io ci provo a mettermi a dieta... mi sono appena pappata mezzo pompelmo come spuntino, poi passo a trovarvi e... mi passi 7-8 di queste bontà?! Poi le smaltisco con una bella passeggiata!!!! :DDD
Bellissime da vedere e scommetto anche da mangiare... sig...
Bacioni! =(^.^)=

02/04/08, 10:33  
Blogger Cuocapercaso ha detto:

Beh, lo stampino l'ho preso ed ho porvato solo un impasto salato..per cui ora non mi resta che provare questo!! grazie,
ciao
Grazia

02/04/08, 13:32  
Blogger Sara B ha detto:

bei consigli! non so se riuscirò a farle nel mio fornetto, che è un vero mago nel bruciacchiare i bordi...:-\
ciao! :)

02/04/08, 14:05  
Blogger cuochetta ha detto:

ma allora è una congiura...ci mettete anche voi!
ho capito... tra poco è il mio compleanno e mi farò regalare dal maritino lo stampino per le madeleins!!!

cospiratori... che non siete altro!
^__^

02/04/08, 14:43  
Blogger Anna Righeblu ha detto:

Belle e buone! Non sapevo della bolla da choc termico...grazie della dritta, chissà se vale anche per altri dolci? :)

02/04/08, 16:25  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao a tutte !
Dunque dunque, Salsadisapa,per aver avuto anch'io un fornetto dall'indole focosa direi che conviene regolare sempre le temperature di una ventina di gradi sotto quelle indicate dalle ricette.
Anna, sai che non riesco a farmi venire in mente nessun altro dolce che la tradizione voglia gobbetto? Dimmi dimmi...
Kat

02/04/08, 16:39  
Blogger nightfairy ha detto:

Bellissime, e devono essere anche molto buone!

02/04/08, 17:09  
Blogger Anna Righeblu ha detto:

Kat, a dire il vero, pensavo a dolci come plumcake e ciambellone che a me non vengono mai perfetti e belli gonfiotti... :D

02/04/08, 17:44  
Blogger Aiuolik ha detto:

Hai visto quante cose si scoprono, pure con la gobbetta...e siccome noi siamo tipi da sperimentazioni me le segno e le proverò!
Ciao,
Aiuolik

02/04/08, 18:09  
Blogger Scribacchini ha detto:

Ciao Anna, mumble mumble... sei sicura di infornare in un forno già bello caldo? Ora che ho un forno che segnala l'arrivo alla temperatura richiesta mi rendo conto che per tanti anni devo aver infornato un po' presto... La botta di caldo che attiva il lievito è sempre valida, così come la necessità di non fare aspettare il lievito chimico già miscelato. Un conto per i biscotti o dolcetti come le madeleines dove l'impasto deve invece riposare ma per plumcake e ciambelle è tassativo, miscelare e subito infornare. Lo stesso quando a far "gonfiare" il dolce sono le chiare montate a neve. Mi aggiorni ?
Buona giornata. Kat

03/04/08, 07:42  
Blogger Anna Righeblu ha detto:

Kat, è vero, il più delle volte inforno quando non dovrei.
Le chiare montate a neve incorporate prima di infornare e mescolate in modo che non smòntino.
In genere preparo il ciambellone per la colazione quando ho fretta e non seguo le regolette giuste.
A volte ottengo buoni risultati, quasi mai ottimi.
Proverò e ti aggiornerò.
Grazie e buona giornata anche a te.

03/04/08, 15:36  

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